venerdì 18 dicembre 2009


il cielo del tetto non è coperto, la melodia è stampata sui ghetti esuli
mi affanno inutilmente, rigetto tutto e niente e dovrei smettere, rifiutare ciò che voglio e accettare ciò che non voglio, constato coi miei stessi occhi
non voglio credere, un volto nello specchio, comparso, settecentesco, il pozzo con l'acqua fredda
l'acqua piovana, salata, il secchio contro le labbra, occhi socchiusi, lacrimano, chiama, è pronto tutto, si mangia
com'è venuta la salsa? manca il sale, aggiungete basilico, manca il sapore in ogni cosa ormai, aspettando Dio solo sa cosa, dietro un traguardo inutile e il complesso bastardo, corpulenta ragione per non sperare, mai più.
Zuza, mangia poco,finisce la vittima, finiscilo che aspetti? devi finirlo glielo devi
un lupo? prendi il fucile, l'affanno, la paura e il cuore, in gola
sempre
uno sparo, il fumo, la nebbia, le auto, corrono, i vetri appannati
scrivere ciao, scrivere zuza, dormire su una valigia sul sedile posteriore, dormire su una valigia e adagiare i miei sogni su un viaggio...
il motore e le buche fanno musica, claudio canta alla radio, un papero che sa scatena un ballo, il dolce alla fermata..solo alla fermata.
Sperare nel dolce, sperare prima della fermata, sperare e non ammettere, sperare nel viaggio con me, per viaggiare, senza fermata.
un acre dolore, silenzio. Insostenibile tedio, il dubbio...
non chiedetele di confessare...

[...]
ora che ci sei, manovra i miei pensieri, stringi e soffoca ogni dubbio


non è finita...

l'amore è cieco, ma il matrimonio restituisce la vista =D

6 commenti:

  1. La vita è come una cena al ristorante: al termine c'è sempre il conto ma esso cambia, in base a ciò che hai mangiato...

    Quindi, prima di fermarti, ai bene il resoconto di ciò che ti sta dietro ;)

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  2. ....................... Zuza:
    Un silenzio dalle mille parole.......................

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  3. Un acre dolore, silenzio.
    Insostenibile tedio, il dubbio.
    Che avremo mai commesso di male, per vivere in questo modo?

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  4. @apprendista è quello il punto, voltarsi a guardare cosa c'è dietro....
    già---mille parole...che non ne vogliono sapere di resuscitare...
    di male? non siamo disposti a perdonarci, le colpe altrui....

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  5. In questo periodo, mi sento particolarmente espansivo.
    Sarà il natale, sarà la neve che non mi aspettavo, dopo 6 anni di assenza...
    Sarà che finalmente sono libero in maniera totale dalle catene che mi avvinghiavano al suolo...
    Ma perdonami: sto divagando.

    Ciò che volevo dire è che, se può servirti una persona per "parlarne" o per "chattarne", sarò ben disposto all'ascolto e, se potrò, a darti un'opinione o un consiglio.

    Un saluto.

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  6. Ciao Zuza, grazie del commento.
    Sai, io ce l'ho piu' con me stessa che con chi mi ha rivolto la frase " shock "...
    Perche' ho troppa stima di quella ragazza per pensare che l'abbia fatto a sproposito.
    Sono convinta della sua sincerita'.
    Il problema sono io...voglio uscirne, ma quando la distanza tra me e la malattia inizia ad aumentare, il richiamo e' troppo forte.
    E mi manca il terreno sotto i piedi.
    Almeno sono contenta di non aver rovinato i progressi fatti finora, anche se c'è mancato pochissimo.
    Per gli uomini la penso anch'io come te quando vivo in coppia, ma la vecchiaia incipiente inizia ad incutermi terrore...anche se non mi accontentero' certo del primo che capita, anzi, forse e' la mia selettivita' che mi frega...
    Ti abbraccio!
    Dony

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