martedì 19 gennaio 2010


Ecco, così. Se punti lo sguardo oltre la linea dell'orizzonte, rivolto al sole che tramonta sul mare, di 3/4 da quel lato, mentre la luce del sole come un prisma sul tuo naso, passa a me, ecco io riesco a vivere la tua esistenza.
Quel raggio di luce, sposta il tuo spirito su parallelismi onirici e nel mentre io mi immergo in quello che sei e che magari oggi hai fatto.. Vivo attraverso di voi, ciascuno di voi, con un racconto, un resoconto, una telefonata, un sorriso rivolto al mare e gli occhi che galleggiano nell'aria, pensando.
cosa fai se ti trovi in un posto ostile?
Mi chiudo dove il posto ostile non arriva, e vivo una serena esistenza mentale, mi affaccio dalle finestre del cranio, solo per vivere uno squarcio , uno spaccato di vita altrui..
Siate ancora il mio davanzale sul mondo, siate ancora un parere differente dal mio, siate ancora un tramonto e un sorriso, siate sempre un punto e una virgola e a capo, lettera maiuscola.
Siate ancora lettere in movimento attraverso una lacrima, o più di una.
Siate ancora silenzio musicale, dove odo le vostre voci narrare.
Siate ancora vita, che poi passate a me, immersi altrove in sognanti ricordi
- guarda come ha scritto impiegati...con due p! (imppiegati)-
Siate ancora qui, o sulle pagine di un libro, sulla copertina di un giornale, in foto patinate, o su una pellicola cinematografica.
Vivo attraverso ciascuno di voi...ormai qui c'è solo una costante perdita di significato...

7 commenti:

  1. Quando il senso si fatica a trovarlo, bisogna smettere di cercare ed iniziare a pensare, SERIAMENTE, ad intraprendere Il viaggio.
    ...hai sicuramente capito: non rimandare più!

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  2. Non ho compreso la situazione che stai vivendo, ma parli di ambiente ostile e di perdita di significato...credo di aver vissuto un contesto simile, e se davvero vivi una serena esistenza mentale ti invidio...io invece provavo una sensazione di inconsistenza, che mi toglieva le energie.
    Mi stavo perdendo in quella voragine che bruciava dentro.
    E naturalmente l'unico sfogo era quello di attaccare il mio corpo...
    Fino alpunto in cui la situazione e' diventata ingestibile, ho iniziato a pensare: ma io che ci sto a fare qui?, ho respirato profondamente e mi sono lasciata tutto alle spalle...
    Un abbraccio

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  3. Mancano punti d'unione al mio puzzle e devo incastrare tasselli non corretti, il risultato...bè te lo lasciamo immaginare.
    Il tuo post è crptico seppur le emozioni che provi siano chiare.
    si perdono e si ritrovano alcuni significati, altri invece divengono nuovi significati....
    Spero che tu riesca a trovarne, riesca a vivere al di là di copertine, foto, pellicole e racconti.
    Un abbraccio forte
    iO e Alice

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  4. Il mare è un fratello comune ed il sole che tramonta in esso, uno scenario familiare...

    Non so tutti/e voi, ma io sono qui, proprio per vivere.
    Sembra un paradosso, ma è così.

    Cerco la vita, là dove non ce n'è.

    Cerco me stesso, senza nominarlo.

    Viviamo attraverso una sorella tastiera con un monitor per guardare il mondo...

    Inizio ad odiare tutto questo.

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  5. La costruzione del senso. Una pratica nobile quanto faticosa. Il senso delle cose, delle azioni. Dov'è la chiave?

    7

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  6. Colmo di emozioni comprensibili solo per chi le ha scritte ( non una critica, anzi..)
    E' bello lasciare che le parole si scrivino da sole, che raccontino le nostre emozioni, le nostre sensazioni.. Seppur senza un significato logico... ( alle volte )

    Se hai trovato un raggio di sole, tienilo con te per illuminarti nel buio...
    E se invece ti ha attraversata ma ti ah già abbandonata.. Corrigli incontro per tenerlo ancora con te..
    Ricerca la luce... Solo quella regala e dona speranza alla nostra macraba esistenza...

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