lunedì 25 gennaio 2010

questa divisa, mi divide dalla massa, mi distingue dalla ressa. Che bella, fulgida, quasi illuminata, così fredda e fiera.
Questa divisa quasi un muro sopra il cielo, per così poco o per sempre meno.
Una divisa che mi sorride dall'alto appesa, l'ammiro quasi non la indosso, rimando, ma no, ancora no.
Ed oggi un amico e un rimando, ed oggi un amico e un buongiorno, e un buonasera e dove sei, la grande che fugge e che scappa, da dove e cosa ancora non sa, fuggi, fa un fagotto sempre più leggero e scappa lontano, la grande, che grande che fugge e non affronta? o forse, cambia?cambierà?
scende il pomeriggio, un passo poi due poi tre poi più di mille..e scende la sera...la musica suona ancora nella testa e cala la sera, le luci che illuminano e scaldano, le luci che boh chissà...infuocano...faville e gesti e colori, e musiche di tempi remoti e un giro e un libro e due giri e due. e un corso e via e il popolo che muto commenta e non si tira indietro...un solo pensiero...sono viva davvero?

i punti non interrompono un periodo, in fondo non meritano la capitolazione di una lettera e la concessione della maiuscola...

venerdì 22 gennaio 2010

svegliatevi come me!!! yeppaaa

Veste tutto rosso, con un cappello misterioso e comico allo stesso tempo, mastica un chewing gum e canta annoiato, quasi fumasse una sigaretta in pausa da un lungo ricevimento nuziale, sembra che suoni quel giretto con le corde, che invece fa il tipo accanto, ricciolino, si atteggia notevolmente e quando mastica quel chewing-gum sembra voler far emergere sensibilmente le fossette da bimbo birichino....

Comunque, svegliatevi con questa, è bastato svegliarsi per due giorni con questa e domani già un lungo viaggio m'attende...a voi ...

un inchino, cappello in vista...cari saluti...a presto...

martedì 19 gennaio 2010


Ecco, così. Se punti lo sguardo oltre la linea dell'orizzonte, rivolto al sole che tramonta sul mare, di 3/4 da quel lato, mentre la luce del sole come un prisma sul tuo naso, passa a me, ecco io riesco a vivere la tua esistenza.
Quel raggio di luce, sposta il tuo spirito su parallelismi onirici e nel mentre io mi immergo in quello che sei e che magari oggi hai fatto.. Vivo attraverso di voi, ciascuno di voi, con un racconto, un resoconto, una telefonata, un sorriso rivolto al mare e gli occhi che galleggiano nell'aria, pensando.
cosa fai se ti trovi in un posto ostile?
Mi chiudo dove il posto ostile non arriva, e vivo una serena esistenza mentale, mi affaccio dalle finestre del cranio, solo per vivere uno squarcio , uno spaccato di vita altrui..
Siate ancora il mio davanzale sul mondo, siate ancora un parere differente dal mio, siate ancora un tramonto e un sorriso, siate sempre un punto e una virgola e a capo, lettera maiuscola.
Siate ancora lettere in movimento attraverso una lacrima, o più di una.
Siate ancora silenzio musicale, dove odo le vostre voci narrare.
Siate ancora vita, che poi passate a me, immersi altrove in sognanti ricordi
- guarda come ha scritto impiegati...con due p! (imppiegati)-
Siate ancora qui, o sulle pagine di un libro, sulla copertina di un giornale, in foto patinate, o su una pellicola cinematografica.
Vivo attraverso ciascuno di voi...ormai qui c'è solo una costante perdita di significato...

mercoledì 13 gennaio 2010


mm 10, non più 5 e 1/2...un metallo pesante azzurro scuro come gli occhi....una davanti l'altro dietro prendi da destra a sinistra, fagli un giro, portalo sotto ecco che spunta, è fuori, rovescio. da destra a sinistra è rovescio. da Sinistra a destra è diritto, prendilo da sinistra a destra, fagli un giro, intorno al collo, non stringere troppo non è più metallo, plastica, più spessa, e scivola via, come fosse olio, come fosse fiele, dritto e rovescio, miele...
dritto e rovescio
rovescio, ricorda che è rovescio, stringi questa fune è una fune, non è più lana, fune tira la fune, è un nodo scorsoio, si intreccia, si incastra, mi avvolge, mi intralcia...
entalpia ...disordine crescente e felice alternativa ai sogni
un caos emozionale,
questa forse la via di fuga....

lunedì 4 gennaio 2010

seggo, sembra un colpo di pistola, si perde e disperde la truppa,
si abbatte e sgretola il gruppo...
Silenzio.
La marcia notturna si arresta. Le divise e i corpetti scintillanti di nero, riflesso del buio fascinoso e austero, che non si piega, e non si pone...a chi non riposa..
abbi pace, il cielo schiarirà...
indosso scarpe maschili, abiti maschili, muscolim maschili, senso maschile, profumo maschile, maschile raziocinio, testardo maschile, testardo raziocinio, confuso e ribelle, contorto e nocivo per me e per chi vicino a me, taglio maschile, silenzio maschile, ma lacrime
ho le lacrime di una donna, come piangerebbe...
come piangeresti?
a muti singhiozzi, e singulti e sussulto e mi asciugo le gote e riprendo a singhiozzare e mi asciugo le gote e riprendo, finchè non rido di me stessa e torno ad essere umorismo maschile..

da lontano un altro colpo di pistola, dei passi e la truppa che continua a marciare nella soffusa penombra notturna...