domenica 29 novembre 2009

way

cosa diventiamo col passare di tempo, luce, e polvere...
imperi di pietre e sabbia, eretti per lo splendore del nulla, migliaia di miglia percorsi in ogni direzione, e oltre gli oceani..per ottenere cosa? vana immortalità...
il bisogno di soffrire o la sofferenza in sè , cupo mostro o pavida compagna, e la memoria...
questo spettro chiaro che dispiega le ali dinanzi al vostro cospetto.. fate un inchino è giunto il momento...
l'armadio nel buio della camera , con le ante dischiuse.. le imposte abbassate solo un filo di luce, e nessuna speranza...
e la solitudine questa magnifica dea fascinosa che paradossalmente ci fa compagnia...
e la trasparente bottiglia con il liquido splendente color miele...che cancella la memoria e le lacrime e la vita stessa, coi suoi errori...

sabato 28 novembre 2009

stretto

Freddo ghiacciato e ruvido, punge. Lacera ogni speranza, ogni ideale, si imbatte in un sogno e lo deride, incrocia un pensiero e non gli dà pace, lo perseguita, lo schernisce. Incontra un'anima e le chiede venia, poi la segue fin sulle scale e da lì la guarda sciogliersi di paura, fino a godere nel vederla morire. Ogni impatto è la morte, è l'arresto. è la fine, ogni schianto è un incendio, un ignaro consenso, un devastante inganno. Ogni singola luce, tutte le candele accese, la vana speranza e la possibilità, le ombre alle pareti, le danze e le musiche giocate davanti agli occhi della luna, lo specchio d'acqua illuminato, i bisbigli e le grida terrorizzate, gli inattesi ospiti in fuga, le lenzuola ribelli, e i richiami dei lupi...
Nella notte, senza luce, senza pace..dentro il buio più capace...contro il tempo e sottovoce...
lotta...

venerdì 20 novembre 2009

penombra

sospesa nel vento la coltre di nebbia s'avvinghia alla mite tempesta..
sospesa nel vento è la tenda che irosa e ammuffita s'aggira funesta...
sospeso nel vento il tintinnio di passi lontani..
sospeso nel vento il respiro, accarezza il tuo viso, il vento
sospesi nel vento i sogni ancora appassiti, ancora avvolti
sospese nel cielo le nubi...l'incauta foresta
la verde e tiepida coltre tersa
sospeso nel vento il pensiero, il futuro
l'incauto bramare, l'incerto sperare
il mondo galleggia nel vento
incurante del tempo....

mercoledì 18 novembre 2009

ad occhi chiusi...

un passo dietro l'altro, sento gli applausi in scena...la scena..
la cortina si alza, un inchino, odo perfino lo scricchiolare delle costole...sinistro..
un tocco di rossetto, il mascara pesante, l'ombretto scuro, nasconde, risorge...
il rumoroso scorrere dei pensieri si propaga nell'aria e si mescola ai numerosi applausi
tira un profondo respiro...tira su la testa, affrontati
lo specchio rimanda e riflette
l'immagine e i pensieri si dibattono davanti ai tuoi occhi
troppi vecchi manoscritti ingialliti, troppe storie già raccontate,conosciamo già gli happy ending,
conosciamo già le sensazioni, ma i dolori, i patimenti scorrono via...
scopri i denti, lupo affamato, sguaina la spada, eroe dei fumetti,
scendi da cavallo, trotta, ascolta, rifletti, scorre il sudore sullo sterno, e pulsa il muscolo, e pompa sangue...le tempie in agitazione, la mente in fermento...
ad un tratto un battito di ali...nello stomaco...meravigliosi miracoli di natura..escono dal bozzolo e si librano leggiadri tra le pareti del tuo intimo sognare...
nel giaciglio, imperterrito, ancora un altro respiro, ancora voltarsi tra le lenzuola madide al buio, e si ricade nell'oblio....

identità...

mi infilo nei panni di un personaggio, vesto i suoi abiti, modulo la voce, le scarpe troppo strette, sopporto...pettino i capelli, acconcio uno sguardo, rubo un'espressione verbale, mi atteggio..esco.
Le folle corrono indispettite tra i marciapiedi e le strisce zebrate delle strade, le auto strombazzano al primo elemento che esce dal coro, si ribella e si getta..dall'altra parte, dall'altra parte..ma cosa c'è?
il cappello ricopre il mio vero volto..mi vesto da eroina, sono vestita anni '30, sono la colpa e la malinconia, vesto il pensiero dell'abulia...
volere e non volere, grattare via dal pavimento ogni lacrima cristallizzata, intrappolata..
coltelli e lame, dita e capelli, forbici, cesoie, asce...e silenzio..
l'eroina ha un incedere calmo, distende bene le gambe, si muove come fosse osservata, avanza tra le pagine insolte...l'involucro allora cambia, e percepisce diverso se stesso, e percepisce diverso tutto..e vaga
non ci sono pensieri diversi, solo l'eroina e chi è ..l'interprete è solo l'ombra, ora è l'eroina...
si cambia registro, si recita a soggetto..vieni fuori ora, criminale!
e i panni del fuorilegge, col cappello calato sul volto, gli occhi furbi, il sorriso celato..alla volante della polizia solo un sorriso lanciato lontano...